“STOP. FERMA IL TEMPO.”
Lo dice la M¥SS al suadente vocalist che invita la gente in fila ad aprire il proprio cuore prima di entrare al CLUB TOPPERIA. Ma KETA non si fa dettare il tempo da nessuno. Il mood, il ritmo, il tempo li stabilisce lei, la proprietaria e manager del club. La sacerdotessa del rito. L’unica in grado di dominare le leggi della fisica e riavvolgere il nastro infinite volte per farlo ripartire verso infinite direzioni.
Anticipato dal singolo FINIMONDO, CLUB TOPPERIA è il nuovo album di M¥SS KETA in uscita oggi 27 maggio per Island Records/Universal Music Italia.
CLUB TOPPERIA èun ipotetico club della M¥SS fuori dallo spaziotempo, un luogo sia fisico che spirituale in cui convergono cultura, divertimento, passione. Dal Cocoricò di Riccione allo Studio 54 di New York, dal Piper di Roma al Plastic di Milano, tutto confluisce nelle 16 tracce di CLUB TOPPERIA.
PROBLEMI DI COCO, SCANDALOSA, STUPIDI CUORI CORRONO LIBERI, SKIT – IL BAGNO DELLE DONNE, PIENA, FINIMONDO, PROSCIUTTO PROSCIUTTO, SKIT – LA STANZA DELL’ARTE, XTC, L’ORGIA DI M.G., SECURITY, UNA ROSA A LAMBRATE, oltre alla title-track e le due tracce che aprono e chiudono il disco, sono brani che scorrono come schegge impazzite in un montaggio frenetico di scene e sequenze, per mettere a fuoco i momenti topici di una notte folle tra sale, divanetti, incontri, pit stop in bagno, up&down lisergici.
CLUB TOPPERIA è un mosaico vivo e vertiginoso, fatto di frammenti di un immaginario cinematografico, televisivo, pubblicitario, letterario e di moda da ricomporre e reinventare continuamente. Come galassie in collisione, le atmosfere dell’after party in acido del film Climax di Gaspar Noè e l’erotismo voluttuoso di Bigas Luna danzano al fianco delle coreografie di Enzo Trapani e dei programmi televisivi di Raffaella Carrà, mentre le sfilate di Gaultier e Yves Saint Laurent durante la golden age dell’haute couture, nel ventennio a cavallo fra i due millenni, sfiorano romanzi come Fluo e Luminal di Isabella Santacroce, i bagordi notturni dei personaggi di Pier Vittorio Tondelli ma anchei tripudi kitsch e cafoni raccontati dalla tagliente lingua di Roberto D’Agostino.
CLUB TOPPERIA è dunque un boudoir post-apocalittico colorato da acconciature bizzarre e da drink fluorescenti, look spaziali e make-up disciolti dal sudore. Il tempio di un culto dionisiaco dove il piacere diventa strumento di rivendicazione identitaria, di assoluta libertà dei corpi e autodeterminazione dei soggetti. Un culto che crea e guida comunità. Ma anche un microcosmo in cui il trash e il grottesco diventano specchio dell’anima profonda di una società che solo all’apparenza appartiene al passato. “BICCHIERI VIOLA SACRO CHE CADONO TRA BACI-PORNO-ACROBATICI E POLAROID INVULNERABILI DI UNA NOTTE FLUORESCENTE E MAGNIFICA CHE IL CUORE CAPOVOLTO DIMENTICA ARRAMPICATO ALLA LUNA IN OCCHIALI DA SOLE MENTRE ARRIVA IL MATTINO E TUTTO CONTINUA, COSÌ VELOCE, E COSÌ IMMORTALE” sono i versi di Isabella Santacroce che chiudono l’album.