Un attacco hacker ha colpito il sito web della Siae, la società che gestisce i diritti di artisti del mondo dello spettacolo e della cultura, da quelli discografici a quelli televisivi ed editoriali. Sono stati rubati circa 60 gigabyte di dati sensibili, come carte d’identità, patenti, tessere sanitarie e indirizzi, che sono già stati messi in vendita sul dark web. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo Everest. Si tratta di un attacco del tipo “data breach”. Nel materiale prelevato dagli invasori informatici ci sono circa 28mila documenti riservati appartenenti a diversi artisti, ma sono ancora in corso le valutazioni sull’entità del danno subito.
Gli hacker hanno già chiesto un riscatto in bitcoin del valore di 3 milioni di euro, in cambio della non divulgazione dei dati, ma dalla Siae filtra volontà di non cedere al ricatto. «Non daremo seguito alla richiesta di riscatto», ha comunicato Gaetano Blandini, direttore generale dell’associazione. Intanto è stato già informato il garante della privacy e la polizia postale sta indagando sull’accaduto.
Fonte: ”La Stampa”