UN CREMONINI “VULCANICO” INFIAMMA ACIREALE. LA SICILIA AI PIEDI DELL’ARTISTA BOLOGNESE.

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Sono passati esattamente cinque anni e sei mesi dalla notte magica al piano di Taormina. Quel momento, unico nella carriera dell’artista bolognese, diede l’inizio all’ascesa di CESARE CREMONINI nei palchi di Sicilia, tappa immancabile nei Tour di uno delle più luminose popstar del panorama della discografia italiana.

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Chi c’era a Taormina lo sa bene: la magia delle sue mani al pianoforte (tra l’altro proprio Venerdì l’artista trentottenne ha pubblicato una versione riarrangiata solo per pianoforte dell’ultima fatica discografica “Possibili Scenari” certificato Platino), la capacità evocativa delle canzoni e dell’anima di Cesare hanno acceso l’affetto definitivo e l’attenzione del pubblico siciliano nei confronti di questo grande artista che ieri sera ha letteralmente infiammato il Pal’Art Hotel di Acireale per la terza volta in quattro anni, eseguendo quelle hits che hanno segnato una generazione: il Cremonini Live 2018 che conta oltre 150 mila biglietti venduti e soldout in tutte le date è una continuazione nei Palasport del grande successo ottenuto in estate con gli Stadi.

 

Lo spettacolo che ha acceso gli oltre cinquemila fan accorsi da ogni parte di Sicilia e della vicina Calabria, è un mix di colori, led, laser-show, effetti scenici, barre colorate, glitter e coriandoli, il tutto molto funzionale e curato in ogni dettaglio. Cesare si presenta in gran forma, sorridente, energico, ironico e incredibilmente commovente. La forza del suo grande show sta nelle canzoni, le stesse che dopo vent’anni di carriera resistono alle mode, alle nuove strategie di un mercato discografico talvolta alla ricerca di un nuovo che “non avanza” mentre in Cremonini c’è modernità, intelligenza, forza e consapevolezza maturata in tanti anni, dopo l’esperienza con i Lunàpop, dove “reinventarsi” è stato un passaggio delicato. Ma si sa: dalle difficoltà nascono i grandi successi e Cremonini autore, performer e grande musicista lo ha sempre dimostrato sfornando album visionari e importanti, destinati ad essere credibili nel tempo. Il tutto ben confezionato in uno show davvero di altissimi livelli dove i suoi musicisti (per dover di cronaca Nicola “Ballo” Balestri al basso e banjo, Andrea Morelli e Alessandro De Crescenzo alle chitarre elettriche e acustiche, Michele Guidi e Bruno Zucchetti alle tastiere, Andrea Fontana alla batteria, Andrea Giuffredi alla tromba, Massimo Zanotti al trombone, e ancora Gabriele Bolognesi al sax e flauto traverso, Annastella Camporeale (cori) e infine Gianluigi Fazio (cori e chitarra acustica)) sono stati insieme a lui gli assoluti protagonisti, capaci di rendere vive le canzoni più di quanto in realtà non lo fossero già.

biglietti-concerti-cremonini-live-2018-prezzi La scaletta (questo l’ordine: Cercando Camilla, Possibili Scenari, Kashmir-Kashmir, PadreMadre, Il comico (sai che risate), La nuova stella di Broadway, Latin Lover, Lost in the weekend, Buon viaggio (Share the Love), Momento silenzioso (piano e voce), Una come te (piano e voce), Vorrei (piano e voce), Vieni a vedere perché (piano e voce), Le sei e ventisei, Mondo, Logico #1, GreyGoose, Dev’essere così (acustica), Al tuo matrimonio (acustica), Il Pagliaccio, 50 Special, Marmellata #25, Poetica, Nessuno vuole essere Robin (bis), Un giorno migliore (bis), di concerto scivola via velocemente lasciando nel cuore del suo pubblico il giusto stupore e quella sottile sensazione che alla fine non basta. Si perché davvero Cremonini non basta mai. Cesare non porta sui suoi palchi un concerto, Cesare porta sui suoi palchi umanità e umiltà, la stessa di chi si è sudato ogni millimetro del successo che sta riscuotendo oggi. E Noi che c’eravamo a Taormina ne eravamo già consapevoli, consapevolezza di chi alle prime note di Cercando Camilla posteggia fuori dal palasport la propria storia personale per immergersi completamente in un lungo grande abbraccio di due ore e mezza, uno spettacolo di grande musica e non stranitevi se lo diciamo con quel pizzico di orgoglio di chi aveva fatto trovare già pronto il suo cuore per accogliere le canzoni di Cesare Cremonini perché adesso, il trucco, il segreto o più semplicemente il momento più bello del concerto di ieri è senza alcun dubbio l’espressione della gente dopo che si sono spente le luci: un misto di felicità e di chi già trepidante aspetta la prossima tappa, il prossimo saluto alla nostra terra del cantautore bolognese.

 

Gero Riggio

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